martedì 5 aprile 2011

Facciadilibro



In Italia,forse,l'aria di crisi,ci ha portati a diventare tra i primi fruitori del sito di "Mark",ovvero "Facciadilibro",da recenti statistiche emerge che l'utenza (compresa fra i 15 e 35 anni)passa circa 6ore e 20 minuti connessi al famoso social network.Potremmo dire ,che siamo "ammalati",ma questa febbre è veramente contagiosa(16milioni di iscritti in italia-prevalentemente donne),perchè ci permette di raccontare noi stessi.Siamo difronte ad una vera cyber-rivoluzione che lascia intravvedere nuovi scenari,sui meccanismi relazionari,di identità e sociali.Di fatto si evidenziano ,due categorie di profili:Chi lo utilizza per farsi notare ,e quindi instaurare relazioni,e Chi invece,silenziosamente spia le vite altrui.Tutto ciò,anche se con un netto ritardo,non è sfuggito alle aziende o "brand",che in fase finale di questa esplosione del fenomeno,stanno lanciandosi più che mai attraverso il social media marketing.Questa risulta essere la tendenza più in voga per fare ,come si sul dire in gergo ,"saltare il marchio",anche perchè lo strumento in questione,effettivamente consente alle aziende di fare molti passi avanti,rispetto al marketing tradizionale,ormai quasi obsoleto.Infatti ,avendo molti fans ,sui social media,con un costo minore si riescono a contattare più utenti,che con la classica pubblicità su cartellonistica o carta stampata,quindi questa corsia preferenziale,fà molta gola ,a tutte o quasi tutte le compagnie ,piccole o grandi esse siano.Purtroppo ,ad oggi,molte aziende ,non han ancora trovato la giusta "chiave di lettura" per farsi realmente apprezzare dagli utente desiderati,i quali non interagiscono a pieno con loro.Non a caso ,da recenti studi,si evince che i pulsanti " I LIKE "faticano ad essere cliccati nelle pagine delle aziende,le quali devono seriamente iniziare a considerare ,che forse,nella loro politica di "internet marketing"stanno sbagliando qualcosa.Magari proprio l'approccio.Il network,infatti,si differenzia dal marketing tradizionale ,proprio perchè crea una linea di comunicazione a due vie,cosa che difficilmente potevamo fare con la cartellonistica ,giornali e tv.Avete mai ricevuto una risposta ,ad una vostra domanda, da questultimi mezzi di comunicazione ? Direi difficilmente,ora invece l'utenza ,che vede sconfinare le imprese in un"suo"territorio,esige di poter instaurare una comunicazione attiva con loro e non gradisce una semplice Brochure online.Infatti non siamo difronte ad un sito web di prima generazione,ma bensì ad uno strumento che mette in contatto più parti,permettendo a tutti,di dire la loro.Emerge dunque che l'utenza ha bisogno di potersi affidare e fidare alle aziende e interagire con loro,come se si trattasse di un loro comune contatto,e di conseguenza ,ricevere risposte idonee,mirate e personalizzate.Solo così le compagnie avranno quindi la possibilità di farsi conoscere sul mercato web in maniera vincente; che tradotto,significa +visibilità+competitività=+fatturato e quindi ,aumento esponenziale della propria immagine nel vostro settore.

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